Immigrazione e rischio scontri: Lega Nord all'attacco. Bordonali: sul tema Renzi chieda consiglio a Maroni

bordonali picenigoToni sempre più duri, da parte della Lega Nord e dei vertici della regione Lombardia, in merito all’arrivo di altri migranti, tema caldo anche a Cremona, a seguito della decisione, da parte del Comune, di utilizzare i locali fatiscenti delle ex scuole elementari di Picenengo per ospitare venti profughi (i cinque giorni concessi dall’Asl per garantire le prescrizioni scadono in queste ore).

Venerdì 17 luglio, nelle stesse ore in cui a Casale San Nicola (Roma), esplodeva la protesta per l’arrivo dei profughi (negli incidenti tra militanti di CasaPound e poliziotti sono rimasti feriti undici agenti; un caso analogo è avvenuto a Treviso), l’assessore regionale alla Sicurezza, Simona Bordonali, è tornata all’attacco, citando anche la vicenda di Cremona (che conosce a fondo, visto che ha preso parte al sit-in avvenuto sabato scorso davanti alle ex scuole).

«Non è possibile che il governo mandi altri immigrati in Lombardia, la regione che, dopo la Sicilia, ne ha accolti di più in questi due anni. Significa che vuole anche a Milano, Cremona, Brescia, Como, Bergamo, e nelle altre realtà lombarde, scontri sociali come quelli che si sono verificati a Treviso e Roma»

«Nel 2015 sono già sbarcate sul territorio nazionale 73.912 persone, con un trend pericolosamente in crescita rispetto al 2014, anno in cui si è registrato il record storico di arrivi. Le richieste d’asilo esaminate sono state 25.050. Solo a 1.516 persone è stato riconosciuto lo status di rifugiato. In pratica, solo il 6% di chi fa richiesta d’asilo ottiene la protezione internazionale. Gli altri hanno visto respingersi qualsiasi tipo di richiesta o hanno ottenuto forme alternative di protezione. È sconfortante notare inoltre come 807 persone, anche dopo aver richiesto asilo, siano risultate irreperibili. Si tratta di più di 800 fantasmi che scappano dalle strutture di accoglienza e potrebbero essere in qualsiasi luogo. Questi numeri testimoniano il fallimento del governo italiano e la scarsa considerazione di cui gode a livello internazionale. Si era parlato di ripartizione europea o di un eventuale 'piano B', ma alla fine oltre all’Italia nessuno Stato europeo accoglie questi immigrati, senza che nulla cambi da ormai due anni».

«Questi numeri certificano come la nostra regione, additata di scarsa collaborazione da parte del governo, abbia in realtà dato più di tutte le altre in termini di accoglienza. Sul nostro territorio, quindi, non c’è posto per altri clandestini».

E, conclude, “faccio un appello a Matteo Renzi: telefoni davvero a Roberto Maroni, ma per chiedergli consigli su come risolvere il problema dell’immigrazione. Ne ha davvero bisogno.

Maroni e la Lombardia, come dimostrano i numeri, hanno fatto molto di più dei governatori e delle Regioni dove amministra il Pd”.

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