Tony Iwobi anticipa le proposte della Lega in Parlamento sul tema immigrazione

tony-iwobi-5001Tony Iwobi, responsabile Sicurezza e Immigrazione della Lega Nord, anticipa su Affaritaliani.it le proposte che il Carroccio presenterà in Parlamento sul tema immigrazione

Il tema dell'immigrazione incontrollata da parte del governo Renzi e del suo ministro dell’Interno Alfano è di manifesta attualità. La Lega Nord di Matteo Salvini si è già spesa da anni per trovare e sviluppare delle soluzioni concrete ed efficaci e si è vista demonizzata da certe aree politiche, società civile e certa stampa italiana. Non vogliamo certo vederci rubare le proposte da altri soggetti come sta già succedendo in questi ultimi giorni, vedi la proposta ultima di Grillo e il suo movimento.

Quest’ultimo movimento politico è decisamente privo di un programma di politica migratoria vero e proprio, in quanto dopo aver sostenuto e votato in diverse occasioni le proposte di Renzi e Alfano in Parlamento sulla questione immigrazione, ora, con questo suo ripensamento, copia le proposte che la Lega Nord ha avanzato da tempo e ha sviluppato con il tavolo tecnico istituito dal Dipartimento Federale Sicurezza e Immigrazione della e su cui si è convenuto.

1.1.    Proposte di riforma per il controllo dei flussi migratori. Posto che la legge attualmente in vigore è la c.d. Turco-Napolitano, modificata dalla c.d. Bossi-Fini ed ulteriormente modificata dalla Legge di recepimento della direttiva rimpatri (la direttiva 2009/115CE), e che, quindi, l’intera materia è ormai disciplinata dalla normativa dell’Unione Europea ossia dalla direttiva 2008/115/CE, direttamente applicabile dai giudici.

-    Rilevato che questo determina che ogni eventuale disapplicazione o interpretazione in contrasto con le indicazioni del nostro T.U. espone il nostro Paese a irregolarità cui deve rispondere davanti alla UE.

-    Rilevato ulteriormente che negli ultimi quattro anni la normativa è stata vanificata, attraverso la costante cancellazione degli strumenti necessari ed essenziali per la gestione dei flussi migratori, quali i CIE, che costituiscono gli unici mezzi, previsti dalla normativa europea, per poter procedere con l’identificazione dei migranti e con l’espulsione di coloro che non hanno diritto di permanere nel Paese (attualmente ne sono rimasti solo cinque e con strutture fatiscenti);

-    Che negli ultimi quattro anni, smantellando il sistema della regolamentazione dei flussi, normativamente stabilito, si sono volute rafforzare solamente le politiche dell’accoglienza, ove si è investito in modo unidirezionale, cancellando ogni possibilità di regolamentazione dei flussi;

-    Che tali scelte politiche, oltre a rendere vana la normativa per la regolamentazione dei flussi (essendo quasi impossibile procedere con le espulsioni), si sta  esponendo il nostro Paese al rischio di sanzioni europee per la disapplicazione della normativa europea, che prevede l’istituzione e la funzionalità dei CIE nel territorio nazionale;

-    Che con la Legge n. 161/2014 il termine massimo per il trattenimento dei migranti nei CIE si sono ridotti da diciotto mesi (come previsto nella normativa europea) a 90 giorni, rendendo impossibile per le questure ottenere in tale breve termine i dati identificativi dei migranti da parte dei consolati esteri, con conseguente vanificazione ulteriore della regolamentazione dei flussi;

-     Che  attualmente il fenomeno non si può regolare e controllare, al di là della mera accoglienza, perché, come detto sopra, sono stati quasi smantellati tutti i CIE e sono stati vanificati gli strumenti normativi per il controllo dei flussi migratori;

-    Che tale azione di smantellamento degli strumenti normativi per il controllo dei flussi migratori è stato attuato surrettiziamente, senza preventiva comunicazione ed informazione ai cittadini.

Lega Nord propone:

-    RIPRISTINARE I CIE, PREVEDENDONE UNO PER OGNI REGIONE E RENDENDOLI LUOGHI DIGNITOSI, SU CUI SPOSTARE GLI INVESTIMENTI DALLA MERA ACCOGLIENZA, PER UN’EFFICACE CONTROLLO DEI FLUSSI MIGRATORI.

-    RIPORTARE A TEMPO MINIMO ACCETTABILE IL TERMINE MASSIMO DI PERMANENZA NEI CIE, PER POTER OTTENERE LE INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE DAI PAESI DI ORIGINE DEI MIGRANTI.

2.1 Rivedere il sistema della fase esecutiva del decreto di espulsione disciplinata dal legislatore nazionale, sono previste sostanzialmente tre gruppi di misure evidenziati nel testo della nostra proposta.

2.2 Il concetto di pericolosità sociale. Dalla lettura del disposto normativo emerge che il legislatore ha utilizzato tale concetto, rinviando a categorie di soggetti di cui alle leggi n. 1423/56 e 575/65.

2.3. La mancanza della fattispecie di pericolosità per l’ordine pubblico. Sul punto occorre, quindi, intervenire normativamente al fine di individuare tale fattispecie, ossia quella della pericolosità per l’ordine pubblico.

Lega Nord propone:

DI AMPLIARE LA POSSIBILITA’ DI APPLICARE LA MISURA DELL’ESPULSIONE IMMEDIATA ALLA FRONTIERA O IL TRATTENIMENTO PRESSO I CIE ANCHE DEGLI IRREGOLARI RITENUTI PERICOLOSI PER L’ORDINE PUBBLICO, E NON SOLO SOCIALMENTE, COME COLORO CHE SI SONO MACCHIATI DI REATI COMUNI, COME SPACCIO DI STUPEFACENTI, RAPINA, VIOLENZA ECC., OVVERO TUTTI I REATI CHE DESTANO MAGGIORE ALLARME SOCIALE, PER I QUALI, FINO AD OGGI. NON POSSONO ESSERE APPLICATE TALI MISURE A CAUSA DI UN’INTERPRETAZIONE RESTRITTIVA DELLA NORMATIVA.

3.1. Proposte di riforma per la procedura di asilo politico. Posto che la tempistica per assicurare la fondatezza delle domande per i richiedenti asilo è eccessiva e incerta, al fine di velocizzare le procedure per i richiedenti asilo, oltre al potenziamento delle specifiche commissioni, Lega Nord di Salvini propone l’istituzione di un “filtro” davanti all’autorità giudiziaria, come i Giudici di Pace, che hanno la competenza anche per le espulsioni, la quale possa dichiarare sin da subito inammissibili le domande manifestamente infondate (sul tipo di quello per gli appelli delle cause ordinarie), al fine di far procedere più speditamente quelle ritenute fondate e ammissibili.

Lega Nord propone:

AL FINE DI VELOCIZZARE I TEMPI PER LE RICHIESTE DI ASILO ED EVITARE L’INCERTEZZA DELLO STATUS, DI PREVEDERE UN FILTRO DAVANTI ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA, COME I GIUDICI DI PACE, CHE HANNO COMPETENZA ANCHE PER LE ESPULSIONI, ATTRAVESO CUI POTER DICHIARARE SUBITO INAMMISSIBILI LE DOMANDE MANIFESTAMNETE INFONDATE.

LA DECISIONE DEL GDP E’ IMPUGNABILE PER CASSAZIONE , MA IL DINIEGO RENDE ESEGUIBILE IMMEDIATAMENTE L’EPULSIONE, ANCHE IN PENDENZA DI RICORSO.

A quanto pare, la Lega Nord di Salvini arriva sempre prima degli altri con le proposte concrete per il bene del Paese, poi al risveglio qualcuno si impadronisceo delle proposte altrui come se fossero sue.

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