LOMBARDIA.GESTIONE RIFIUTI, TERZI: NO AD ALTRI INCENERITORI AL NORD

cterzi"La Lombardia non mancherà all'incontro della Conferenza Stato-Regioni che si terrà a Roma il prossimo 9 settembre per l'esame del decreto di fine luglio in attuazione dell’art. 35 dello 'Sblocca Italia' con il quale il Governo Renzi prevede la realizzazione di 12 nuovi inceneritori sul territorio nazionale". Così l'assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, da sempre in prima linea per la difesa della programmazione regionale in materia di rifiuti, che coglie l'occasione del commento alla convocazione della riunione tecnica per preannunciare la volontà di dar vita ad un coordinamento delle Regioni del Nord in materia ambientale, partendo proprio dalla questione rifiuti.

  "Il ministro Galletti ha detto che la Lombardia non ha bisogno di nuovi impianti essendo già ampiamente autosufficiente in termini di smaltimento di rifiuti prodotti sul proprio territorio. Non voglio fare polemica a tutti i costi, ma mi preme ricordare al ministro che già il piano rifiuti regionale del 2014 sanciva l'autosufficienza lombarda. Ma ancor prima, nell'agosto del 2013, la Giunta Maroni aveva approvato una moratoria per nuovi impianti e/o ampliamenti di quelli esistenti. Senza considerare che da qualche mese in Lombardia si lavora alacremente per realizzare il decommissioning degli inceneritori più obsoleti. Non siamo stati certo ad aspettare il Ministro! - ed ancora – “Galletti faccia in modo che dal 9 settembrei cittadini lombardi non debbano più pagare per colpe che non hanno. Come? Modifichi l'articolo 35 e non costringa Regione Lombardia a smaltire i rifiuti di quelle regioni che per anni si sono disinteressate della ​questione".

"Le Regioni del Nord - prosegue Terzi - così come hanno ricordato i governatori Zaia e Chiamparino, non hanno bisogno di altri inceneritori. La Regione Lombardia è da sempre disponibile a condividere le proprie competenze ed esperienze nel campo della corretta gestione dei rifiuti. Sono ormai anni che stiamo lavorando per ridurre sempre più la produzione dei rifiuti e sostenere la filiera del riciclo e della differenziata".

 "Al Nord il sistema è in equilibrio e funziona, è gestito con responsabilità e cammina verso gli obiettivi europei. Il problema è fuori i confini lombardi: il governo intervenga dove ce n'è bisogno e non dove le Regioni sanno gestire risolvere queste questioni", spiega senza troppi giri di parole l'assessore regionale lombardo. "Quindi va bene obbligare chi non è regola a mettersi a posto, ma smettiamola di far pesare sulle Regioni virtuose come la Lombardia la malagestione politica e amministrativa degli altri". "Mi fa piacere – conclude infine Terzi – che nelle ultime ore si stia alzando un fronte comune contro questo ritorno del centralismo ambientale targato Renzi, anche in casa dello stesso premier. Vuoi vedere che i leghisti anche sull’ambiente sono diventati bravi, seri e affidabili? Guai a dirlo però…".