Birra, troppe tasse, a rischio settore artigianale lombardo. Cecchetti: “Salviamo nostra occupazione”

cecchetti birraMozione approvata in Consiglio:  il prodotto sia classificato agricolo. “Diamo respiro a un comprato che offre posti di lavoro e valorizza il chilometro zero”

Milano, 8 settembre 2015“Basta tasse e accise per fare cassa, rischiano di uccidere un settore nascente dell’economia come i birrifici artigianali in grado di offrire occupazione e prodotti di qualità”.

Così il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) commenta il via libera da parte del Consiglio regionale alla mozione da lui presentata che denuncia il troppo peso fiscale che il governo negli ultimi anni ha fatto finire sulle “bionde” mettendo a rischio tutto un settore economico nascente e con esso anche le interessanti prospettive occupazionali che stava generando.

“Aumentare di oltre il 30% le accise che gravano sulla birra come hanno fatto gli ultimi tre governi– dice Cecchetti – vuol dire volere uccidere il settore. Oggi, tra accise e IVA, quando beviamo un “bionda” un sorso su due se lo beve lo Stato centrale. Tale salasso sta portando ad un forte rallentamento della crescita del comparto birraio, che conta quasi 5.000 occupati perlopiù under 35, ma anche del resto della filiera: dagli agricoltori che forniscono le materie prime fino ai pubblici esercizi come bar e ristoranti dove la birra rappresenta un’importante fonte di reddito.” Da qui la mozione, votata a larghissima maggioranza (astenuto il gruppo Patto Civico Ambrosoli Presidente) dal Consiglio regionale.  “Questi aumenti – dice ancora Cecchetti - hanno portato anche alla perdita di posti di lavoro. Infatti, secondo uno studio commissionato da Assobirra - l’associazione degli industriali della birra e del malto - in due anni gli occupati nella filiera sono passati da 144mila a 136mila, un calo del 5,5% dovuto proprio all’aumento della pressione fiscale sul prodotto, mentre nei primi 5 mesi del 2015 i consumi di birra sono diminuiti del 3%.

La Lombardia ha un ruolo unico sul piano nazionale nella produzione di birra artigianale ed è la prima regione italiana per numero di aziende brassicole:  124 realtà tra microbirrifici e brew pub oltre a due stabilimenti industriali, per un bacino di quasi 5 milioni di consumatori lombardi. La mozione impegna la Giunta ad attivarsi per “valorizzare e tutelare le imprese brassicole”, ad esercitare un pressing sul Governo per diminuire la tassazione gravante sul settore e soprattutto a ad attivarsi presso l’Unione Europea affinché la birra sia riconosciuta come prodotto agricolo affinché il prodotto possa ottenere il pieno sostegno e gli aiuti economici derivanti dalla Politica agricola comunitaria