Regione Lombardia - Unità di crisi per ecoreati Anelli (LN): “C’è già ARPA, potenziamo le strutture esistenti”.

anelliUn'Unità di crisi per vigilare sugli ecoreati? Per il consigliere regionale Roberto Anelli “non è lo strumento più idoneo”. “C'è già ARPA”, dichiara il consigliere del Carroccio, che spiega: “La Lombardia risulta tra le Regioni con la minore incidenza di illeciti ambientali. Siamo consapevoli che alcuni corsi d’acqua della nostra Regione non versano in ottimo stato, anche per effetto dell’antropizzazione e concentrazione industriale che generano indubbiamente forti pressioni; ed è proprio in questo contesto che s’inserisce l’importante attività di controllo svolta da ARPA, anche attraverso una capillare rete di monitoraggio. Quest’approccio di carattere strategico ha consentito, nell’ultimo quinquennio, di ottenere un lento ma progressivo miglioramento della qualità delle acque dei corpi idrici fluviali”. “Più che creare nuove strutture”, continua Anelli, “ritengo sia più importante completare celermente l’attuazione della riforma del servizio idrico integrato, che rappresenta un elemento fondamentale al fine del miglioramento della qualità delle acque dei bacini lombardi; per mezzo di esso è possibile predisporre misure di prevenzione da affiancare ad una capillare rete di controlli; in questo senso risulta davvero importante favorire la collaborazione tra ARPA e i corpi di polizia, proprio con l’obiettivo di assumere iniziative comuni finalizzate a contrastare fenomeni criminosi in campo ambientale”. “Tutto ciò considerato”, conclude il consigliere regionale, “pur valutando favorevolmente l’iniziativa dei colleghi, che hanno posto l’attenzione su una problematica particolarmente seria, ritengo sia più utile dedicare un momento di approfondimento nell’ambito dei lavori della Commissione VI, valutando in quella sede e alla presenza dell’Assessore, eventuali iniziative e linee d’intervento finalizzate ad arginare illeciti in campo ambientale, con particolare riferimento allo sversamento di contaminanti nei corsi d’acqua superficiali”.