La Lega Nord avvisa Forza Italia: il voto dira' chi pesa di piu'

Il commissario dei lumbard Grimoldi replica all’ex ministro Gelmini: «In politica contano i numpaolo-grimoldi-onorevole-lega-nord-mberi»

Nessun vertice di maggioranza all’orizzonte tra Lega e Forza Italia. «Se ne parlerà dopo l’esito delle elezioni». Suonano abbastanza minacciose le parole di Paolo Grimoldi, commissario della Lega Lombarda, l’equivalente di Mariastella Gelmini per Forza Italia. Proprio l’ex ministro azzurro, sabato, aveva attaccato duramente il governatore Roberto Maroni e la Lega accusandoli di tentazioni egemoniche a scapito degli alleati e di voler trasformare la giunta in un monocolore leghista assottigliando la presenza degli assessori berlusconiani. E, ieri, Grimoldi ha espresso un concetto molto chiaro che ha il sapore dell’avvertimento: «Non sono particolarmente interessato agli avvicendamenti e alle poltrone, dopodiché è vero che il peso dei voti cambia l’agenda programmatica. Se la Lega avrà un peso preponderante alle elezioni si darà priorità alle politiche della Lega. Questo significa che diventa prioritaria la lotta alla clandestinità, la precedenza degli italiani nelle assegnazioni delle case popolari. Tutti temi su cui Forza Italia ha una posizione più morbida, se non fredda». Come dire: se la Lega porterà a casa un bottino di voti alle regionali superiori a quelli di Forza Italia, i rapporti di forza tra gli alleati anche in Lombardia sono destinati a modificarsi ancora di più a favore del Carroccio. «A me - continua Grimoldi - risulta che in Lombardia governiamo insieme e i rappresentanti di Forza Italia possono dire la loro ogni giorno e nessuno glielo vieta, dopodiché, come la politica insegna, contano i numeri. Se in questo momento Forza Italia vive una situazione particolarmente difficile non sta alla Lega risolvere i loro problemi».

Grimoldi liquida anche la polemica sulle nomine con un’alzata di spalle. È necessario un breve riassunto delle puntate precedenti: Maroni ha nominato a capo della Pedemontana, Massimo Sarmi, già ad di Poste italiane e della Milano-Serravalle. Decisione che ha scontentato non poco Forza Italia che su quella poltrona volevano l’ex assessore forzista, Stefano Maullu. Sarmi è un tecnico hanno ribadito dalla Lega. Sarmi sarà anche un tecnico, ha replicato la Gelmini, ma Andrea Gibelli nominato a capo di Fnm è un politico ed è un politico targato Lega: «Ci sono nomine in capo alle Regione e trovo giusto che siano responsabilità diretta del Presidente e siano vagliate dalla presidenza. Se Forza Italia presente un unico curriculum che ha delle lacune per quanto riguarda le competenze non faccio il diavolo a quattro per una poltrona. La priorità è che la società funzioni. Mi risulta che la tangenziale est esterna sia entrata in funzione e che in Pedemontana si stia andando avanti molto bene. Questo significa dare risposte ai lombardi al di là dei valzer per le poltrone e polemiche varie». Arrivederci, a dopo le elezioni regionali.