ON. GRIMOLDI (LEGA NORD) – LINATE, NO A MODIFICHE DECRETO LUPI. NON DEVONO ESSERE GLI AEROPORTI LOMBARDI A PAGARE IL SALVATAGGIO DI ALITALIA

malpensa linate02 marzo - Non devono essere gli aeroporti lombardi a pagare il conto dell’ennesimo salvataggio romano di Alitalia, che continua a perdere più di un milione di euro al giorno.

Da indiscrezioni di stampa rimbalza la notizia che il Governo, per salvare gli investimenti delle banche amiche e il bacino elettorale romano, starebbe valutando di ampliare, per lo scalo milanese di Linate, la possibilità di far atterrare anche scali extra-Ue, come Mosca e San Pietroburgo e altri ritenuti redditizi per Alitalia, riadattando il decreto Lupi, già operativo.

Questa scelta, oltre alle problematiche tecniche relative alla lunghezza della pista e alla congestione di Linate, comporterebbe una cannibalizzazione con Malpensa  e penalizzarebbe il sistema aeroportuale lombardo, interferendo nelle politiche di sviluppo armonico degli scali lombardi al centro della strategia regionale.

Come Lega diciamo no a questo piano, rivendicando ancora una volta l’importanza dell’autonomia del sistema aeroportuale regionale lombardo.

Con l’addio di Alitalia l’hub di Malpensa ha spiccato il volo (come dimostrano i dati sul traffico passeggeri pubblicati in questi giorni), per questo riteniamo che un sistema integrato degli aeroporti lombardi, libero dai vincoli e dai fardelli, di Alitalia, sia la risposta più efficace ed efficiente.

Alitalia è un’azienda privata e va lasciata al suo destino, non essendoci nessun valore da preservare: oppure si vuole evitare il fallimento solo per il timore di scoperchiare la pentola delle responsabilità, come accaduto per esempio con MontePaschi?

Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e Deputato della Lega Nord.