Grimoldi, immigrati. Prefetture lombarde emanano bandi per centinaia di milioni per ospitare il 20% di richiedenti asilo in piu’ su richiesta del Viminale

19 aprile - Le prefetture lombarde in questi giorni stanno emanando i bandi, consultabili nei rispettivi siti web, per il ‘servizio di accoglienza nei confronti dei cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale’ per il secondo semestre del 2017.

Bandi milionari, con cifre importanti, basti fare qualche esempio: 26 milioni e 468 mila quello della prefettura di Pavia, dove si specifica che saranno 2750 gli immigrati da ospitare per 275 giorni dal 1 aprile al 31 dicembre, mentre è di 16 milioni e 897 milioni quello emanato dalla prefettura di Monza.

Nei bandi viene sottolineato il ‘fine di fronteggiare il perdurante e massiccio afflusso di migranti in arrivo sulle coste italiane’, dove ad oggi sono oltre 35mila gli immigrati sbarcati nel 2017, e viene poi aggiunto che le quote di immigrati ospitate nei vari territori provinciali sono aumentate del 20% su disposizione ministeriale.

Il ministero degli Interni, attraverso la longa manus ministeriale delle Prefetture, emana bandi per centinaia di milioni per ospitare nel secondo semestre del 2017 circa 28mila immigrati richiedenti asilo che costeranno oltre 1 milione al giorno per un mantenimento giornalieri da 35 euro comprendente di telefonino con scheda prepagata, pocket money quotidiano da 2,5 euro e tre pasti con menù degno dei migliori alberghi.

Bene, siamo felici di sapere che il Governo può stanziare centinaia di milioni per trattare come ospiti di riguardo questi 28mila clandestini nigeriani, gambiani, maliani ecc: siamo sicuri che Roma avrà la stessa attenzione nello stanziare le medesime risorse, alle Province lombarde, per mettere in sicurezza i nostri cavalcavia, per garantire il trasporto pubblico locale, l’assistenza scolastica degli studenti disabili e tutti quei servizi fondamentali che rappresentano un diritto per i cittadini lombardi, quelli che pagano le tasse e non ricevono in dono telefonino, pocket money e via dicendo…

Lo afferma l’on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda