Calderoli, attentato Parigi: terroristi che ci colpiscono sono tutti cittadini europei. Pd e e Governo riflettano su Ius Soli per facilitare cittadinanza ai figli degli immigrati

21 aprile - Anche il presunto attentatore di Parigi, come tutti i suoi predecessori in questi due anni e mezzo di sangue e terrore in Europa, sarebbe un cittadino europeo, cresciuto qui, a casa nostra, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole.
Come i fratelli Kouachi autori del massacro nella redazione di Charlie Hebdo, come il loro complice Koulibaly, come Salah Abdeslam, come suo fratello e la rete di loro complici autori delle stragi parigine del novembre 2015 e delle stragi di Bruxelles nel marzo 2016, come l’attentatore della strage di Nizza, come l’attentatore di Londra.
Chi insanguina l’Europa non arriva dalle aree controllate dal califfato nero dell’Isis, non arriva dalle madrasse mediorientali, ma è già qui, a casa nostra, cresciuto tra noi.
E proprio questo dovrebbe far riflettere seriamente chi, nel Pd, e a sinistra, spinge da oltre un anno e mezzo per accelerare il percorso per la legge sulla cittadinanza - proposta di legge già approvata dalla Camera e che da quasi un anno riesco a tenere ferma - definita 'ius soli' ovvero un pacchetto di proposte che accelera e favorisce l'acquisizione della cittadinanza italiana per i figli degli immigrati.
Per la serie la lezione di Parigi, di Bruxelles, di Nizza, di Londra, non è servita a nulla: in tutte queste stragi che hanno insanguinato l’Europa gli autori erano tutti in possesso della cittadinanza del Paese dove hanno colpito, erano tutti cittadini europei.
E guardando nell’orto di casa nostra la maggior parte dei 168 soggetti radicalizzati espulsi dal Governo italiano dal 2015 ad oggi, per ragioni di sicurezza, erano quasi tutti immigrati cresciuti qui.
Per cui, chi vuole accelerare sulla cittadinanza agli immigrati, faccia una seria riflessione.

E sempre il Pd e la sinistra riflettano su tutte le misure di buon senso che questa grave emergenza terroristica ci impone: dal controllo delle frontiere, terrestri, perché i vari Salah, Amri ecc hanno fatto avanti e indietro da uno Stato all’altro senza subire controlli prima e dopo gli attentati, e marine, dal controllo capillare delle moschee, soprattutto quelle abusive, degli imam che predicano e radicalizzano i soggetti, dei finanziatori di questi centri, e infine, naturalmente, un filtro all’immigrazione senza controlli, senza se e senza mai, perché non possiamo far arrivare decine di migliaia di persone ogni mese sulle nostre coste, e poi smistarli in giro per i territori, senza sapere nulla di ognuno di loro.

 

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord