SICUREZZA STRADALE, SENNA: A FIANCO DELL’AIVIS, ASSOCIAZIONE MERITA ATTENZIONE E SPAZI PER FAR CRESCERE E CONOSCERE ATTIVITA’DI SUPPORTO A FAMIGLIARI IL 18 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE DEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA, CONVEGNO IN CONSIGLIO REGIONALE

Milano, 16 novembre 2018 – “Il 18 novembre è la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada. Oggi in Consiglio regionale abbiamo affrontato il tema con Aivis, l’Associazione Vittime e infortuni della strada, attraverso un convegno che ha coinvolto studenti e il Moica, il Movimento delle Casalinghe. Quelle che affrontano i volontari dell’Aivis sono situazioni molto delicate, intervengono all’interno degli ospedali quando arrivano i famigliari di una vittima, dimostrando altruismo e coraggio incredibili. Poi, seguono tutto il percorso, passando dal momento dell’incidente fino alle fasi successive, come il rapporto con le assicurazioni. Come Regione Lombardia stiamo cercando di dare loro supporto, anche fisico; in tal senso abbiamo dialogato anche con il presidente di Aler Angelo Sala per trovare uno spazio da adibire alle loro attività. Vogliamo sostenere il loro lavoro come associazioni, che fa un gran bene alla nostra città e a tutta la Regione”.

Così Gianmarco Senna, presidente commissione Attività produttive del Consiglio regionale, oggi, aprendo i lavori del convegno sulle vittime di incidenti stradali, organizzato con Aivis, l’Associazione che dà assistenza gratuita alle vittime degli incidenti stradali e ai famigliari. 
Sono intervenuti Manuela Barbarossa e Giuseppe Bellanca, presidente e vicepresidente dell’associazione, e Camilla Occhionorelli, presidente del Moica Milano (Movimento Italiano Casalinghe).

"Nel 2017 - ha ricordato oggi nel corso del convegno Giuseppe Bellanca, avvocato, vicepresidente di AIVIS - il numero di incidenti a livello nazionale è aumentato, in controtendenza rispetto agli anni precedenti. L’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, aveva stabilito l’obiettivo del dimezzamento del numero degli incidenti entro il 2020, ma la tendenza è opposta. Nell’ultimo anno ci sono stati circa 3300 morti, con un + 9%. Anziani, ciclisti e pedoni in generale i più coinvolti; gli interventi più urgenti devono riguardare le città, dove avviene il 75% degli incidenti. Dunque, il focus di enti locali, forze dell’ordine, addetti ai lavori e associazionismo deve orientarsi sulle problematiche della circolazione urbana: pedoni, ciclisti, anziani e bambini devono essere più tutelati. La tutela delle persone passa però dal rispetto delle regole. Alcune città, purtroppo anche Milano, favoriscono l'uso delle biciclette anche contromano, nelle vie dove c’è il limite dei 30 chilometri all’ora. Non è concepibile, è contro il codice della strada , ed è un incentivo a violare le regole e a creare confusione sulle norme. Le distrazioni principali restano l’uso del cellulare, tra le cause di incidente la guida in stato di ebbrezza o per utilizzo di stupefacenti. In California, con la legalizzazione delle droghe leggere, c’è stato un aumento del 40% degli incidenti piccoli e medi. Ciò deve far riflettere. Il reato di omicidio stradale è importante, lo abbiamo auspicato fortemente. Ma non con questa legge, che non ci soddisfa. Eravamo contro l’introduzione del patteggiamento in caso di guida sotto effetto dell’alcol o di stupefacenti. Questo avrebbe potuto introdurre immediatamente una diminuzione degli incidenti. Dopo il primo anno, quando c’è stata maggior attenzione alla guida, abbiamo visto un aumento delle vittime. La legge deve essere migliorata, ci stiamo battendo per questo. Il primo gennaio 2016 il governo Renzi ha derubricato il reato di guida senza patente. Mio padre, che è stato ucciso l’11 agosto del 2018 a Milano sulle strisce pedonali, è stato investito da una persona recidiva per guida senza patente. Vuol dire che al massimo posso avere una sanzione amministrativa. E’ un messaggio sbagliato, non condivisibile, contro cui ci batteremo e imposteremo la nostra attività di associazione".