Incendi boschivi, la Commissione Montagna approva Risoluzione. Gigliola Spelzini (Lega): “Progetti di prevenzione infrastrutturali e per insegnare i giusti comportamenti”

“Come Presidente della Commissione Montagna e relatore di questa proposta sono soddisfatta della Risoluzione che abbiamo prodotto e approvato. Ritengo fondamentale dare l’importanza che merita alla prevenzione degli incendi boschivi. Regione Lombardia si è dimostrata sempre all'altezza e pronta ad intervenire in maniera efficiente, durante le emergenze scatenate dagli incendi”.
Così Gigliola Spelzini (Lega), Presidente della Commissione Speciale Montagna di Regione Lombardia, relatore della Proposta di Risoluzione “Interventi atti a scongiurare l'emergenza degli incendi boschivi”.
“Una capacità di risposta all'emergenza incendi – spiega Gigliola Spelzini –, quella che Regione Lombardia ha saputo mettere in campo, che posso testimoniare direttamente, poiché ho vissuto in prima persona l’incendio del bosco di Sorico, in Alto Lario. Il mio piccolo paese ha subito l’incendio più grande dei 28 che hanno colpito nell’ultimo periodo il territorio della Lombardia e ha visto la distruzione di metà del suo patrimonio boschivo: più di 600 ettari e 11 case”.
La Risoluzione impegna la Giunta regionale a porre in essere una serie di iniziative volte in particolare alla prevenzione.
Come “proseguire e rafforzare l'attività di prevenzione degli incendi boschivi, nonché interventi che possono contrastare e sopprimere le cause limitando i danni”, e quindi “Mantenere e promuovere ulteriori bandi regionali di miglioramento forestale che prevedano il finanziamento di interventi per la riduzione del rischio di incendio boschivo, attraverso progetti di: gestione attiva dei boschi per permettere il corretto sfruttamento economico delle risorse forestali legnose attraverso il sostegno e la valorizzazione della filiera bosco legno, riconoscendo alla gestione selvicolturale attiva il principale strumento di prevenzione e di lotta passiva agli incendi boschivi; per fronteggiare l'abbandono del patrimonio boschivo, anche privato, affidando, se necessario, la gestione dei boschi ad Ersaf, alle comunità montane, ai consorzi forestali e agli enti parco quali strumenti per fronteggiare la frammentazione fondiaria, prima causa dell'abbandono del bosco”.
Quindi, sono previste anche opere infrastrutturali di prevenzione, riforestazione, valorizzazione turistica e culturale dei boschi, conservazione dell'agricoltura di montagna.
“E progetti di comunicazione indirizzati agli agricoltori, ai proprietari e possessori di boschi, agli utilizzatori forestali, alle scuole ed a tutti i Cittadini, favorendo anche iniziative didattico-informative per tenere alta l'attenzione della popolazione sul tema degli incendi boschivi”.
“In particolare ritengo fondamentale potenziare la comunicazione sia per chi vive in questi luoghi sia per i giovani, in modo tale che venga sviluppata, soprattutto dalle nuove generazioni, una corretta modalità di comportamento e una vera e propria cultura per vivere e muoversi nei nostri boschi” dichiara Spelzini.
“La risoluzione chiede che si rafforzi l'attività di prevenzione degli incendi attraverso la promozione della filiera bosco legno – conclude Spelzini – la gestione selvicolturale attiva, anche con appositi bandi. Un bosco che produce è un bosco curato, che viene gestito in modo attivo e corretto, quindi meno soggetto a incendi dovuti spesso a incuria e abbandono. Evitare lo spopolamento e l’abbandono della montagna è uno dei punti prioritari, nel Prs, che coinvolge la mia Commissione. Oltre ad essere uno dei punti fondanti per poter prevenire anche gli incendi boschivi”.