Grimoldi: Prima Lodi, poi Palazzago, ora Vigevano. Un’altra analoga sentenza contro il buon senso

Un’altra sentenza del tribunale di Milano che ritiene discriminatorio il provvedimento comunale con cui l’amministrazione comunale richiede, per accedere alle tariffe agevolate, ai cittadini extra UE gli stranieri residenti di fornire una documentazione aggiuntiva alla certificazione Isee, per dimostrare di non aver redditi all'estero. Questa è discriminazione? Per noi è discriminatorio e inaccettabile che i cittadini italiani debbano dimostrare di non possedere immobili per accedere ad agevolazioni o a tariffe agevolate mentre ai cittadini extracomunitari viene sempre concessa l'auto dichiarazione, esentandoli dal fornire certificazioni o attestazioni rilasciate dalla competente autorità estera relativi al patrimonio. Questa è la vera discriminazione, ma verso gli italiani. Se l'indigenza non vale per chi possiede un immobile, magari acquistato mangiando cipolle per pagare il mutuo, è chiaro che allora le tariffe agevolate o i sussidi diventano tutti esclusivi per gli immigrati che raramente acquistano casa in Italia ma spesso ne hanno immobili in Marocco, Egitto o Pakistan o hanno redditi nei loro Stati di provenienza. Giusto aiutare tutti, famiglie immigrate incluse ci mancherebbe, ma giusto anche pretendere di poter verificare se possiedono appartamenti o redditi in Marocco, Egitto o Pakistan. Tra l'altro parliamo di Paesi organizzati, dove ci sono uffici e sportelli, e dove ogni anno transitano centinaia di migliaia di turisti italiani, per cui non ci dicano che non esistano i catasti o registri pubblici... Ci deve essere uguale trattamento per tutti, altrimenti ad essere discriminati saranno sempre e solo i cittadini italiani.