Sanità, ridefinizione dei confini delle ASST di Monza e Brianza Andrea Monti (Lega): “Tagliando necessario” e lancia proposta di riequilibrare le aziende ospedaliere

Milano, 21 maggio. "Si è chiuso il ciclo di incontri della cabina di regia programmato dall'Assessore Gallera, su richiesta del Consiglio regionale, per studiare la proposta di revisione dei confini delle ASST della Provincia di Monza e Brianza, che dovrà andare in Aula entro luglio.” A darne notizia è il vice Capogruppo della Lega al Pirellone, Andrea Monti.

“L'ultimo incontro – prosegue Andrea Monti – quello con gli esponenti del COB (Comitato Ovest Brianza), ha sottolineato l'inadeguatezza degli attuali confini amministrativi, cosa da tempo sostenuta da molti nella nostra Provincia, compreso il sottoscritto. A questo punto ritengo che un tagliando sia necessario e utile. Le ipotesi sul tavolo oggi sono diverse, anche all'interno della maggioranza, ma stiamo lavorando e troveremo una soluzione condivisa.
La mia proposta, che ha avuto il plauso dello stesso COB e di alcuni colleghi, è quella di ripensare i confini delle ASST tenendo conto degli assi viari di spostamento, che si trovano tutti sulla direttiva Nord-Sud e non su quella Est-Ovest. Per questo la mia soluzione, che per il momento resta a titolo personale, sarebbe questa: tornare ad unire l'Ospedale di Desio, e tutti i Comuni afferenti nell'area Ovest, con quello di Vimercate in un'unica ASST, che avrebbe in questi due poli ospedalieri il suo fulcro. Monza non va però lasciata completamente da sola: alla sua ASST andrebbero aggregati tutti quei Comuni che sono afferenti alla sua area d’influenza, sia viabilistica che per quanto concerne i trasporti: penso quindi a Lissone, che a mio avviso è assurdo non faccia parte dell’ASST di Monza, così come Vedano, Villasanta, Biassono, Macherio, Sovico e a Sud Brugherio.
Credo che questa sia un’ipotesi che potrebbe tenere insieme le esigenze di tutti, riequilibrando anche le grandezze delle aziende ospedaliere, ad oggi troppo sbilanciate. Spero che Maggioranza e Minoranza – conclude Andrea Monti – possano trovare un proficuo punto di accordo, partendo proprio da questa proposta.”