Grimoldi: La vicenda della nomina di Sandro Gozi, come consulente del presidente francese Macron, rischia di rivelarsi un grave vulnus per gli interessi italiani e sconcerta da un punto di vista amministrativo e politico

Perché Gozi fino ad un anno fa era un membro del Governo italiano e come tale aveva accesso a informazioni riservate, informazioni delicate, informazioni legate alla nostra sicurezza e alla nostra economia. Gozi ha avuto in mano dossier sulle nostre infrastrutture (penso alla Tav), sulla nostra energia, su cantieri, su imprese, su banche, su tanti altri temi su cui c’è un evidente conflitto di interessi tra la Francia e l’Italia. Gozi dovrebbe rifiutare questo incarico solo per questo, perché è stato fino a un anno fa un componente del Governo italiano. Faccia passare cinque anni, poi a quel punto sarà libero di fare il consulente per altri Governi stranieri.