Grimoldi: Stupisce la decisione del TAR di Milano che ha accolto la richiesta dell’associazione islamica 'Moschea Abu Bakar’ annullando la decisione presa dalla giunta comunale di Magenta di non concedere per ragioni di sicurezza, sulla base delle norme

Uno spazio per almeno 200 persone per la festa del Ramadan alla locale comunità islamica, che si è rivolta alla magistratura accusando la giunta di discriminazione religiosa. La decisione della giunta di Magenta era basata sul semplice rispetto delle leggi e dei regolamenti comunali, che valgono per tutti, anche per chi vuole celebrare una festa religiosa con un assembramento di oltre 200 persone, e questo sembrava facilmente comprensibile anche senza bisogno di scomodare le libertà e i diritti previsti della Carta Costituzionale. La pronuncia del TAR va nella direzione opposta, basandosi sul diritto costituzionale di culto per calpestare i regolamenti legati alla sicurezza e all’ordine pubblico, per cui nel caso specifico 200 persone possono ammassarsi in spazi pubblici ritenuti non adeguati per la sicurezza dal sindaco senza che la giunta possa opporsi. A questo punto verrebbe da chiedersi a cosa servano i sindaci, se poi non possono neppure valutare se ci siano le condizioni di sicurezza per una manifestazione o riunione in uno spazio pubblico.