Capotreno ferito: Calderoli, non c’è legalità né certezza pena

Governo inadeguato. Parchi e stazioni ridotti in gabinetti e centri accoglienza

roberto-calderoli1Nel nostro Paese, ormai, la legalità e la certezza della pena sono venute a mancare: è diventato normale girare con un machete, tanto, se succede qualcosa, come diceva la sorella del rom che ha ammazzato la filippina a Roma "Tranquilli, fate poca galera"”. 

Lo dichiara Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato, sulla brutale aggressione a colpi di machete a un capotreno e ad un suo collega sul passante ferroviario a Milano ad opera di due sudamericani, uno dei quali con precedenti analoghi, fermati dalla polizia. Il capotreno è ora in prognosi riservata all'ospedale Niguarda dopo un lungo intervento nel tentativo di salvargli il braccio lesionato dal machete.

“Dopo il rapimento e lo stupro di una disabile a Torino da parte di 3 africani occupanti abusivi - accusa Calderoli -  la giornata di ieri ci ha regalato un'altra tragedia nella "Milano sicura e solidale" del sindaco Pisapia, dove centinaia di clandestini bivaccano per terra in quella Stazione Centrale che dovrebbe essere una delle porte di accesso ad Expo”.

 

“Le responsabilità dell'esecutivo per il clima di insicurezza e paura venutosi a creare sono evidenti - afferma l’esponente della Lega Nord -  basta scorrere le cronache degli ultimi giorni per comprendere in quale situazione ci hanno ridotto Renzi e il suo governo: episodi di criminalità a non finire, strade e parchi pubblici di ogni città, da nord a sud, trasformati in gabinetti, in centri d'accoglienza, in discariche e - continua -  l'inadeguatezza di Alfano, un ministro dell'interno che pensa a traghettare in Italia e distribuire con logiche di vendetta quanti più clandestini possibile”.

 

“Basta, ci siamo rotti, la gente non ne può più - conclude Calderoli -  venga concesso al popolo il diritto di esprimersi liberamente attraverso il voto, dopo troppi anni di governi non eletti da nessuno, uno più dannoso dell'altro”.