CALDEROLI. REVISIONE ITALICUM. RENZI LASCERÀ FARE IL LAVORO SPORCO ALLA CONSULTA

robertcalderoli-2Nonostante diversi esponenti del Pd a gran voce, insieme ad esponenti di Ncd e delle altre forze che sostengano la maggioranza di Governo, stiano chiedendo di cambiare la legge elettorale, il cosiddetto Italicum, Renzi ancora una volta ha ribadito il suo no, anche se in cuor suo la pensa esattamente come loro, perché è evidente che si è inventato una legge elettorale che in presenza di un tripolarismo porterà alla sua sicura sconfitta.

Ma al di là degli interessi di bottega renziani, che sono gli unici alla fine ad interessare a Renzi, la legge elettorale deve essere cambiata perché è incostituzionale proprio per gli stessi motivi che hanno portato alla bocciatura della precedente legge 270 del 2005.

L'irragionevolezza del premio di maggioranza alla Camera viene ulteriormente esasperata essendo stata posta, per potervi accedere, una soglia massima fissata nel 40% oppure in alternativa il ballottaggio, ma senza la previsione di una minima soglia che si debba superare per potervi accedere, come accade invece in Francia dove questa soglia minima è prevista.
C'è poi l'aberrazione di uno strumento come il ballottaggio utilizzato per l'elezione di cariche monocratiche, in questo caso utilizzato invece per l'elezione di organi collegiali, una cosa veramente contro natura.
Ma a questo punto non potendo Renzi contraddire le posizioni già assunte, e ancora di più non potendo dare ragione alla propria opposizione interna o agli alleati, è chiaro che il premier lascerà fare il lavoro sporco alla Corte Costituzionale e una volta dichiarata, da una parte terza, l'incostituzionalità dell'Italicum, il Parlamento sarà obbligato a intervenire per forza.
L'unica consolazione che resta è che ormai è chiaro, anche alla luce dei ballottaggi, che la sua riforma costituzionale è nata già morta: a questo punto è evidente che con il referendum saranno trombati sia la riforma sia il premier e il ministro che l'hanno partorita.
Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio  della Lega Nord