ON. GRIMOLDI E GUIDESI (LEGA NORD) - MILANO, SALA FACCIA UN PASSO INDIETRO E RITIRI CANDIDATURA. DA GOVERNO RENZI COMPORTAMENTO INQUALIFICABILE

sala23Non bastavano le amnesie del candidato sindaco per il centrosinistra a Milano, Giuseppe Sala, che nell'ordine, in vari atti pubblici e occasioni pubbliche, si è dimenticato di elencare a livello di patrimonio personale una villetta in Svizzera, un investimento da oltre un milione di euro in una società che effettua investimenti immobiliari in Romania e delle quote di partecipazione per quasi 700mila euro in una società che si occupa di fotovoltaico, non bastavano le amnesia sui conti, anzi sui buchi, nella società Expo: adesso viene fuori che Sala non era candidabile in quanto le sue dimissioni sono state ratificate dalla società Expo solo a campagna elettorale già iniziata e inoltre le dimissioni da commissario governativo di Expo non sono state debitamente formalizzate presso il Governo, da cui aveva avuto questo incarico.

Cos'altro deve succedere prima che Giuseppe Sala si ritiri dalla corsa per Palazzo Marino? Lo faccia lui, lo faccia per dignità nei confronti dei cittadini milanesi, oppure glielo imponga il Pd milanese: siano loro a staccargli la spina. Ma vergognoso, oltre a quello di Sala, è il comportamento del Governo Renzi che, per questi mesi di transizione dopo Expo, si è pure inventato un modo di garantire un lauto stipendio allo smemorato Sala, mettendolo nel cda di Cassa Depositi e Prestiti, sollecitando le dimissioni del componente Isabella Seragnoli per creare un posto ad hoc, ed uno stipendio ad hoc, per Sala. Come Lega Nord avevamo presentato a riguardo un'interrogazione parlamentare al Ministro Padoan che ovviamente si è ben guardato dal risponderci. A questo punto auspichiamo un passo indietro di Giuseppe Sala e in un Paese normale ci aspetteremmo anche delle spiegazioni e delle scuse dal Governo, dal ministro Padoan e dal premier Renzi.

Lo dichiarano i deputati della Lega Nord, Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda, e Guido Guidesi

 

TESTO INTEGRALE INTERROGAZIONE

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11379 Giovedì 3 dicembre 2015, seduta n. 535 GUIDESI e GRIMOLDI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: Giuseppe Sala, commissario unico ed amministratore delegato di EXPO spa, il 29 ottobre 2015 è stato nominato dal Governo componente del consiglio d'amministrazione della Cassa depositi e prestiti, al posto della dimissionaria Isabella Seragnoli; la nomina, in coincidenza con la chiusura dell'esposizione universale, e mentre pubblicamente il Partito del Presidente del Consiglio sta discutendo della possibilità di candidare Giuseppe Sala per la carica di sindaco di Milano, suscita alcune perplessità, tanto che, secondo alcuni commenti di stampa, le dimissioni della Seragnoli potrebbero essere state addirittura sollecitate per creare una posizione vacante; Cassa depositi e prestiti rappresenta una società pubblica di eccezionale importanza, fortissimo strumento di azione del Governo in campo economico. La Cassa potrebbe avere un ruolo primario nell'annunciata decisione del Governo di entrare nel capitale di Arexpo, società che gestisce i terreni su cui si è svolta l'esposizione universale e destinati alle opere di riconversione in fase di definizione; dal comunicato della Cassa depositi e prestiti Giuseppe Sala risulta essere diventato componente del consiglio di amministrazione in base ad una procedura di cooptazione; lo statuto della società tuttavia prevede un sistema di nomina dei componenti del consiglio di amministrazione basato su un sistema di liste presentate dai soci in assemblea, con adeguato preavviso volto a garantire trasparenza sulle modalità di scelta e verifica dei requisiti, compresi quelli dell'alternanza di genere; il medesimo statuto prevede inoltre che «Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, si provvede alla sostituzione, ai sensi dell'articolo 2386 del codice civile, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia di equilibrio tra i generi, fino alla prossima Assemblea, scegliendoli, ove ciò sia possibile, tra quelli appartenenti alla medesima lista di quelli da sostituire»; come ha affermato lo stesso Sala, la cooptazione in Cassa depositi e prestiti non esclude la eventuale candidatura a sindaco del capoluogo lombardo. Resta da verificare sei due ruoli, amministrativo e manageriale, in seguito alla possibile elezione, risultino compatibili, alla luce dello statuto della Cassa depositi e prestiti e della normativa in vigore in materia, in particolare il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, (disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190), di recente emanazione, in base al quale non sono ancora stati esaminati casi analoghi a quello che investirebbe il dottor Sala –: in base a quale procedura sia stato definito l'ingresso del dottor Giuseppe Sala nel consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti e se siano stati rispettati i criteri previsti dalla legge e dallo statuto della Cassa depositi e prestiti in materia di trasparenza, di rispetto dell'equilibrio di genere e di riferimento primario alle liste presentate in assemblea; a quanto ammontino complessivamente, al momento, i trattamenti economici omnicomprensivi percepiti dal dottor Giuseppe Sala da parte di società a partecipazione statale. (4-11379)